per lei figlia di pirati
penso che sia normale
ha labbra screpolate
mi indica un amore perso
Si è trattato di una fuga di poche ore, ma Rimini mi cerca da un po'.
Non l'ho mai amata per via delle nottate estive in cui sì, mi divertivo, ma il gioco, secondo me, non valeva la candela.
Poi c'ha pensato De Andrè, c'aveva già pensato, a dir la verità, ma l'ho scoperto solo più tardi....
La scintilla definitiva è scoccata da un servizio di un Angela, uno dei due.
Riguardava un importantissimo scavo fatto a Rimini, e di un ritrovamento che sbalordisce per la sua "modernità" nonostante i 2000 anni di oblio sotto le strade e le piazze della città.
Ci arriverò più tardi, anche nel mio viaggio a Rimini l'ho lasciata come ciliegina sulla torta...
dalla sua portantina
lei gli toglie le manette ai polsi
gli rimbocca le lenzuola
"Per un triste Re Cattolico - le dice -
ho inventato un regno
e lui lo ha macellato
su di una croce di legno. "
Il tracciato urbano di Rimini è affascinante anche solo per il fatto che ricalca l'antico disegno delle vie che la attraversavano in epoca Romana. Se ne riconoscono cardi e decumani ed è ancora attivo l'antico foro che coincide con Piazza Tre Martiri.
Questa dei "Tre martiri" è una piazza affascinante e viva anche nei giorni invernali, dove la città si ritrova in assenza delle orde di turisti che infestano la riviera. Non troppo lontani dal centro, ma che lasciano il centro vivere ancora.
Anche Piazza Cavour fa la sua figura, con l'antica pescheria ed il palazzo comunale. Scenario unico per un aperitivo invernale tra i tanti locali aperti malgrado la bassa stagione.
E' alta la qualità Riminese, alto lo stile di vita e la qualità delle offerte. Bar, pub, ristoranti e negozi racchiusi in un fazzoletto di strade che, in estate, cercano di mantenere la loro identità intatta.
"E due errori ho commesso
due errori di saggezza
abortire l'America
e poi guardarla con dolcezza
ma voi che siete uomini
sotto il vento e le vele
non regalate terre promesse
a chi non le mantiene ". "
Il Duomo di Rimini è conosciuto come "Tempio Malatestiano", rinnovato da Sigismondo Malatesta mediante l'opera di eminenti artisti rinascimentali (tra cui Leon Battista Alberti e Piero della Francesca), è rimasto incompiuto dopo la decadenza della potente famiglia.
Oltre il dipinto di Piero della Francesca conservato all'interno, il duomo si contraddistingue per i marmi che decorano la facciata, ripresi e riadattati dal porto di Ariminum.
Altro gioiello incastonato sul territorio riminese è il piccolo e antico quartiere di San Giuliano. Sorge subito al di là del canale rispetto al ventro storico ed è caratterizzato da case coloratissime e perfettamente restaurate. Molte delle facciate sono decorate con bellissimi murales.
Molto particolare la casa adornata da piastrelle che riportano i soprannomi delle famiglie riminesi, ricordi di un'epoca che, grazie alle piastrelle, non verrà consegnata all'oblio.
"Ora Teresa è all'Harrys' Bar
guarda verso il mare
per lei figlia di droghieri
penso che sia normale
porta una lametta al collo
è vecchia di cent'anni
di lei ho saputo poco
ma sembra non inganni. "
Le vestigia romane che si sono conservate fino a noi sono disseminate un po' dappertutto; le più rilevanti sono l'arco di Augusto, il più antico arco di epoca romana rimasto in piedi, e il bellissimo ponte di Tiberio: iniziato da Augusto, ma terminato sotto l'imperatore che gli da il nome.
Il ponte, un tempo, attraversava il fiume che era utilizzato come porto naturale, ora il fiume si è spostato più a nord ed il ponte il ponte attraversa un canale che arriva fino al mare.
Ma il ritrovamento più spettacolare, al quale accennavo all'inizio, è la "Domus del chirurgo", una casa di tarda epoca romana il cui ultimo proprietario fu un chirurgo, appunto.
Le stanze dell'abitazione sono decorate con bellissimi mosaici ed è facile, camminando su una passerella trasparente, intuire quella che era la disposizione degli ambienti.
Ma il ritrovamento più sensazionale fatto in questa domus è costituito da un set completo di strumenti chirurgici, il più grande mai ritrovato.
La casa fu data alle fiamme durante un'incursione barbara in città, ma il bronzo di cui sono composti questi attrezzi di lavoro si è miracolosamente salvato dall'intenso calore.Le stanze dell'abitazione sono decorate con bellissimi mosaici ed è facile, camminando su una passerella trasparente, intuire quella che era la disposizione degli ambienti.
Ma il ritrovamento più sensazionale fatto in questa domus è costituito da un set completo di strumenti chirurgici, il più grande mai ritrovato.
Oggi il corredo è esposto in un'ala dedicata del bellissimo museo della città, poco distante da piazza Ferraris, luogo del ritrovamento.
"E un errore ho commesso - dice -
un errore di saggezza
abortire il figlio del bagnino
e poi guardarlo con dolcezza
ma voi che siete a Rimini
tra i gelati e le bandiere
non fate più scommesse
sulla figlia del droghiere".
Rimini."
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